Costo progettazione elettronica: come districarsi

Non tutta l’elettronica e’ uguale

Naturalmente e’ impossibile dire quanto costo della progettazione elettronica senza sapere COSA bisogna progettare. 

Si puo’ trattare di un prototipo che nasce da un’idea innovativa, oppure di un scheda di cui sia sanno i dettagli o ancora della necessita’ di ricostruire una scheda datata di cui il cliente non trova piu’ i componenti o che ha mostrato, nel tempo, dei difetti.

Devo sviluppare un prototipo: quanto mi costa?

Come per qualsiasi cosa e’ difficile dare un prezzo se non sappiamo di cosa si tratta. Le richieste sono le piu’ svariate: abbiamo affrontato tanto la spia che si accende come il satellite da mettere in orbita.

Ma cosa significa costruire un prototipo?

Vediamo in primo luogo i principali passaggi necessari per realizzare un prototipo:

  • definizione dei requisiti del cliente: ad esempio la semplicita’ d’uso, la temperatura massima e minima, l’umidita’, il prezzo di produzione (es: il cliente vuole accendere una spia con un costo  massimo di 0.001 Euro)
  • lo studio di fattibilita’: serve per capire se quanto viene chiesto si puo’ fare o meno ed a che costo;
  • il disegno dell’hardware: la progettazione vera e propria
  • il prototipo;
  • quasi sempre il software;

Tutto questo e’ un lungo percorso (con costi di attrezzature, programmazione macchine, etc) che spesso pone il cliente davanti al dubbio amletico “Che fare? Ne vale la pena?”

C’e’ modo di evitare tutto questo?

Certo se le idee sono chiarissime quello sopra e’ il modo piu’ semplice per arrivare ad una soluzione.

Ma se come spesso accade l’idea e’ appena abbozzata allora questo percorso diviene una specie di via Crucis, con tutti che cercano risposte impossibili.

Noi proponiamo un approccio per ridurre il costo della progettazione elettronica.

Voi cosa proponete ?

Noi proponiamo di seguire il metodo Agile

Aderendo alla metodologia Agile, abbiamo pensato di introdurre l’opzione per lo sviluppo di un ‘proof-of-concept’.

Svilupperemo con voi il prototipo usando hardware di mercato per verificare la vostra idea.

E modificheremo solo il software, quando possibile, in modo da ridurre enormemente i costi.

Poi, una volta che il prototipo e’ stabile e vedete la vostra idea realizzata, deciderete cosa fare.

E quindi quanto costa un prototipo cosi’ fatto?

Per progetti nello standard industriale, e nell’idea che si tratti di un investimento per noi e per il cliente, abbiamo deciso di proporre un pacchetto chiuso ad un costo di Euro 1.500 + IVA, comprensivo dell’hardware e del prototipo, da confermare non appena ci avrete descritto ( a grandi linee) cosa volete realizzare.

Per darvi un’idea, a questo importo abbiamo realizzato prototipi per pannelli LED, dispositivi IoT per la trasmissione dei dati dei prodotti dei clienti, sistemi di controllo di temperatura, etc.

Non male, vero?

E invece se devo realizzare una scheda elettronica per la produzione?

Qui il discorso e’ piu’ semplice: probabilmente il cliente sa gia’ esattamente cosa gli serve. In questo caso una volta che ci da le specifiche, facciamo il preventivo. In media, nella nostra esperienza, il costo ‘base’ parte da ca. 3.500 Euro per i progetti piu’ semplici, che include lo sviluppo dell’hardware dimensionato volumi ipotetici di produzione relativamente limitati, un semplice software per un micro, lo sbroglio e l’attrezzatura per un volume limitato di pezzi.

Giusto per informazione, il costo della progettazione elettronica di un progetto tipico si colloca tra i 7.000 ed i 10.000 Euro.

Il prezzo massimo e’ impossibile da definire, in quanto dipende dalle specifiche: se un cliente vuole vuole un circuito che resista a shock termici e meccanici, rispondenza a norme militari, micro di ultima generazione e software decisamente sofisticati, magari con garanzia di immunita’ ad ‘attacchi elettronici’, il lavoro da fare e’ parecchio e non e’ semplice.

E perche’ il costo dipende dai volumi di produzione? Volete dei diritti?

La ragione e’ piuttosto semplice, ed non c’entra coi diritti… Semplicemente se un cliente deve fare 10 pezzi, il costo del singolo componente e la sua reperibilta’ nel tempo e’ un problema limitato… Risparmiare 1 euro su una scheda porta alla fine a 10 euro di risparmio totale: lo sforzo non ha senso. 

Ma se la stessa scheda deve essere prodotto in 10 milioni di esemplari, allora 1 euro di risparmio (a parita’ di caratteristiche) si traduce in 10 milioni di utile in piu’ per il cliente! Allora spendere tempo di progettazione per risparmiare anche qualche centesimo ha piu’ che senso!

Reverse Engineering – Ovvero rifare una scheda partendo dalla scheda

Oggi, con la penuria di chip nel mercato, capita sempre piu’ spesso di avere clienti che ci chiedono di rifare una scheda che gia’ esiste, vecchia magari di 10 o 20 anni, con qualche difetto, di cui non ha gli schemi aggiornati e/o il software sorgente.

In questo caso ci tocca lavorare al contrario: ricostruire le funzionalita’ partendo dal prodotto!

Devo dire che si tratta anche di un lavoro divertente: aiuta noi ed il cliente a capire a fondo sia la scheda che il prodotto, mostando spesso lati oscuri di cui nessuno era a conoscenza…

E’ un lavoro che si fa’ a stretto contatto col cliente ed in laboratorio con misure e test. Poi la riprogettazione spesso e’ un lavoro abbastanza semplice: utilizzando la tecnologia moderna funzionalita’ che al tempo hanno richiesto magari sforzi di progettazione enormi si riescono a riprodurre in software con poche righe di codice…

E’ un’attivita’ non molto dispendiosa e con la collaborazione del cliente si riescono spesso a raggiungere ottimi risultati in tempi molto brevi e costi molto contenuti, dell’ordine di qualche migliaio di euro.

 

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